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la vera coscienza del tifoso rossonero

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Zdenek Zeman… Maestro, Gigante del calcio, Personaggio Epico, Persona Straordinaria.

 

I suoi luoghi sono Praga (dove è nato), Palermo (dove ha vissuto gli anni più belli della vita, la giovinezza), Roma (dove vive) e Foggia dove ha avuto la piena, completa e massima espressione del suo Genio.

Ebbene sì, una piccola città di provincia, la nostra, con tessuto economico, sociale fragile ha fatto da nido e da incubazione al suo infinito talento che ha regalato una favola bellissima ad un intero popolo (rossonero) ma anche ad un’intera nazione (l’Italia che ci guardava con grande stupore).

Lui insieme al Presidente “per eccellenza”, Pasquale Casillo, ed al Direttore Sportivo per “antonomasia” Peppino Pavone ci ha regalato “i migliori anni della nostra vita” calcistica e non.

 

Ebbene sì, ci è capitato un Mito, proprio a casa nostra!

Prima di tutto un grande Uomo. Una persona affascinante, misteriosa, profetica ed ascetica, ma molto umana che delle persone e dei loro sentimenti si nutre!

Interpreta il calcio come uno Sport, fatto di allenamento e sacrificio, e come un Gioco, fatto di divertimento: le sue partite sono un turbinio di emozioni non sopportabili da tutti (in primis per deboli di cuore…) fatte di sussulti, paure, esaltazioni, euforia, inebriante onnipotenza, anche di delusioni (a volte, ma fa parte del gioco), di sfide epiche, di confronti leali ed estremi, di spregiudicatezza cosciente… insomma un giro sulle montagne russe dove quando si scende si prova una sensazione unica ed irripetibile, fatta semplicemente di gioia!

Ha rapporti leali e sinceri con tutti, giocatori, presidenti, tifosi. 

E' semplice ed umile ma al tempo stesso è Speciale ed unico.

Il suo stile ed eleganza è d'altri tempi: i toni sempre pacati e giusti, anche nel richiamare e dare indicazioni ai giocatori a bordocampo, usa spesso la sua fine ed intelligente ironia.

Lo chiamano, lo chiamiamo, Maestro: sì, di calcio e di vita.

Ha condotto da solo, battaglie improbabili, da Davide contro Golia, come quella del doping e della corruzione. Battaglie che sono costate tantissimo alla sua carriera, ma non ha fatto calcoli di convenienza.

Non ha mai fatto dei soldi, una ragione di vita: non si è mai avvalso di un procuratore parlando di persona con i presidenti e facendosi guidare solo dalle sue impressioni sulla persona di fronte, e non ha mai preteso contratti pluriennali ma sempre e soltanto annuali perchè voleva che i risultati avrebbero parlato in un senso o nell'altro.

Non ha mai fatto delle vittorie un fine da raggiungere esasperatamente e ad ogni costo: diceva che non bisogna vergognarsi di essere ultimi se si profonde il massimo impegno nel lavoro!

Ma è sempre stato ambizioso con l'obiettivo di vincere superando nella prestazione l'avversario.

E’ un grande allenatore, un Genio con idee innovative, avanti decenni rispetto ai contemporanei, sia degli anni ’90 ma anche dei giorni odierni…

 

A noi, al Foggia, ai Satanelli, ai Rossoneri, ha regalato la fama, il mito, il rispetto di tutto il mondo calcistico e tanta gioia e felicità! 

Gli dobbiamo tanto, tutto! Almeno la nostra generazione!

 

Ora il Maestro sta giocando la sua partita, dove non solo allena ma scende anche in campo. Una partita difficile che però non spaventa nessuno: ci ha abituati a lottare, a lavorare sodo a credere nel sacrificio come unico modo per raggiungere i risultati e vincere. Non ci ha fatto mai temere nessun avversario, mai considerare un’impresa difficile come impossibile ed ha avuto sempre ragione, perché ce l’abbiamo sempre fatta! Abbiamo sempre vinto anche quando abbiamo perso!

Le sue partite, le nostre partite, non sono mai state semplici, ci si trovava con uno, due, tre goal sotto o con uno, due giocatori in meno ma poi la magia che si creava nel buttare “il cuore” oltre l’ostacolo ci regalava gioie immense e rendevano tutto speciale!

 

Allora forza Maestro! quando vi fermate un attimo a pensare, concentratevi bene e sentirete i cori, li incitamenti delle migliaia e migliaia di Rossoneri e comunque il loro battito del cuore che pulsa forte per voi.

 

Forza che “i 90 anni da raggiungere in tuta sull’erba” sono ancora lontani e ci sono tanti ragazzini (anche non più ragazzi … ma che lo sono sempre nello spirito grazie ai vostri insegnamenti) che non vedono l’ora di correre dietro al pallone seguendo i vostri “indecifrabili” schemi … e di attaccare… sempre!

 

Quindi Forza… lasciate un messaggio di vicinanza, di incoraggiamento, di affetto al Maestro e poi provvederemo a farglielo recapitare!